Dia 11 – Ancora Albufeira

Stamattina mi sveglio con calma, esco, lasciando tutto in camera e portandomi solo 20€ nel caso in cui servissero. Questo perchè volevo godermi l’oceano senza paranoie.

Dopo un po’ sotto il sole, vado a giocare con le onde..sono super potenti, una in particolare mi butta giù e mi fa anche bere acqua.

Affamata e anche un po’ acciaccata, lascio la spiaggia, compro delle patate fritte e torno in hotel. Recupero reflex, telefono e soldi e torno in spiaggia, fermandomi in un centro massaggi per un massaggio rilassante (mediamente rilassante) e poi di nuovo onde..questa volta mi sono imbattuta in un’onda fortissima, niente a che vedere con quella mattutina, non solo ho bevuto, ma la forza della corrente mi faceva avanzare strisciando, bloccandomi, cosicchè mi è entrata sabbia dal naso.

Mi siedo poi a guardare le onde, a ridosso dei lettini… finchè ne arriva una potentissima, che arriva fino a dove sono seduta, a filo sono riuscita a metter ein salvo lo zaino con tutto dentro, ma il mio fidato compagno di viaggio, l’asciugamano della Decathlon in tinta col bikini, è stato travolto, così, inzuppato fino al midollo (gli asciugamani hanno il midollo???) con un peso di 100kg minimo, sono stata costretta a dirgli addio.

Vado allora in centro per un gelato e qualche acquisto souvenir. Tornata in hotel mi doccio e, guardando dalla finestra vedo il tramonto, corro fuori con i capelli bagnati per ammirarlo.

Per cena torno nel buon ristorante di ieri, questa volta avocado e gamberi + gamberi e curry, faccio anche amicizia con una coppia di inglesi vicino di me, molto simpatica, cui figlio ha perfino lavorato a Jesolo.

Concludo la serata in un locale con musica live, dove degli inglesi settantenni hanno dato spettacolo, scatenandosi lungo la strada.

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